CALCESTRUZZO ARCHITETTONICO A EFFETTO “LAVATO”

ARCHI.doc è un calcestruzzo confezionato con una particolare combinazione di aggregati ed eventuali pigmenti coloranti, scelta per ottenere in opera un effetto lavato e in rilievo, per mezzo di un semplice intervento di lavaggio della superfice con un getto d’acqua in pressione (utilizzando una normale idropulitrice).

ARCHI.doc

ARCHI.doc è il calcestruzzo architettonico a effetto “lavato” prodotto da General Beton Triveneta S.p.A.

L’aspetto finale della superficie delle opere realizzate con ARCHI.doc è diverso da quello di un normale massetto in calcestruzzo, staggiato o fratazzato manualmente o con mezzi meccanici; la superficie risulta più simile a una roccia o a un terreno fatto di inerti naturali costipati, e si può ben integrare in svariati contesti architettonici.

Descrizione

Per definire l’effetto che si vuole realizzare con ARCHI.doc bisogna prima di tutto scegliere gli aggregati che verranno utilizzati nella miscela. Una prima opzione, la più semplice e valida in molti contesti, consiste nell’utilizzare le stesse sabbie e ghiaie impiegate per i calcestruzzi di normale produzione con una differente distribuzione granulometrica, studiata per dare un maggior risalto visivo alla frazione più grossolana. Nel caso si vogliano invece ottenere una resa cromatica o di tessitura diverse, possono essere scelti degli aggregati particolari, come calcari chiari tipo “Sarone” o pietrischi di porfido o altro. In entrambi i casi la matrice cementizia può essere a sua volta colorata, utilizzando specifici pigmenti coloranti in polvere durante la miscelazione.

A prescindere dal tipo di composizione scelta per il calcestruzzo, la fase realizzativa più importante dopo la posa è l’aggiunta di speciali additivi disattivanti: l’azione di questi prodotti è, appunto, quella di bloccare la presa del cemento sulla superficie, per uno spessore variabile in funzione del tipo di prodotto scelto, in maniera tale da poter rimuovere agevolmente la pasta cementizia e lasciare a vista l’inerte sulla superfice. Si possono ottenere effetti finali più o meno in rilievo utilizzando prodotti che agiscono a diverse profondità.

Specifiche

Le combinazioni possibili di leganti, aggregati, pigmenti colorati ed effetto di rilievo sono davvero numerose ed è per questo fondamentale che la realizzazione dell’opera sia preceduta da una fase di studio e di scelta dei componenti. L’obiettivo di questa fase è duplice: permettere il reperimento dei componenti (soprattutto nel caso vengano utilizzati inerti speciali) e realizzare campioni e prove in sito da cui ricavare riferimenti dell’effetto finale da conferire alla struttura o alla pavimentazione.

Con ARCHI.doc si possono realizzare calcestruzzi che coprono sostanzialmente tutte le combinazioni di resistenza meccanica e classe di esposizione ambientale previste dalla norma UNI 11104. Va evidenziato però che, vista la maggiore porosità superficiale, si rende necessario progettare correttamente la struttura, ad esempio nella scelta del copriferro, e prevedere l’applicazione di idonei trattamenti protettivi superficiali o periodiche operazioni di lavaggio o pulizia, per garantire non solo il mantenimento dell’aspetto originale dell’opera ma anche la sua durabilità.

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